Intanto ho capito meglio come funzionano le iscrizioni a UCLA: inizialmente credevo fosse una università per ricchi, dati i grandissimi servizi che offre e la retta che richiede. In realtà ho scoperto che i californiani pagano di tasse "solo" 7000$ all’anno, mentre chiunque all’infuori della California (americano o straniero che sia) deve pagare 27000$ all’anno (tranne non noi transfer student, che ovviamente non paghiamo niente di tasse!!!). Quindi in realtà la difficoltà maggiore è passare il test di ingresso, che è molto selettivo.
Per quello che ho visto cmq, vi assicuro che sono soldi spesi bene. E inoltre bisogna considerare che ci sono delle vere e proprie agevolazioni per gli studenti: piscina e palestra gratis a tutte le ore, al cinema ti fanno entrare con 1$, autobus che se mostri la bruincard paghi 25 centesimi… ho comprato il biglietto per la partita di football di sabato (W UCLA! Di certo farò un post al riguardo) e ho speso solo 10$ perché studente!!!
Ieri in programma c’era un pic-nic serale nel campus, in un posto che è veramente un paradiso: un grande prato, la piscina e…
il campo da beach-volley!Dalla partita che abbiamo giocato ho capito due cose:
1) Gli indiani non hanno idea di cosa sia la pallavolo (Vish ha giocato la prima partita di volley della sua vita!)
2) I californiani se la cavano… vero Bryan???
Comunque devo dire che è uno spettacolo: uno va a lezione, studia (e guardate che dalla prossima settimana mi tocca iniziare anche a me, e di brutto anche!) e quando vuole riposarsi o divertirsi va (completamente gratis!!!) a farsi una nuotata e una partitina a beach-volley… oh bestia!
Qualcos’altro riguardo al campus: avete presente il nostro stereotipo di università americana con la squadra di football, le cheerleaders, gli sbandieratori, la banda e tutto il resto???
È tutto vero.
Per ora le cheerleaders me le sono perse, ma mi hanno assicurato che ci sono :P
Sono rimasto a bocca aperta quando ci hanno detto che nelle librerie (oltre ai laboratori con pc per navigare in internet) ci sono a disposizione 300 portatili: ognuno può prenderne uno in prestito per 4 ore, e se quando torna altri non ne hanno bisogno può ri-prenotarlo… e ovviamente la rete wireless è in tutto il campus.
Come fa un’università a sostenere tutte queste spese? Beh, magari più avanti capirò anche meglio queste dinamiche, certo è che UCLA prima di essere un’università è un business: una macchina per fare soldi. E non pensate tanto alle tasse degli studenti, quanto al giro di denaro che ci sta dietro: pensate a tutti i ristoranti, gli appartamenti di proprietà di UCLA e che offrono vitto e alloggio a 37000 studenti, senza contare il personale. Di fatto è un’azienda che da lavoro a tantissime persone!
Bye-bye
Piccio
PS: ehì ma ci deve essere una “squirrel nest” da qualche parte! :P
5 commenti:
Boia mondo deve essere veramente pieno di gnocca là XD quindi concentrati per studiare ora così quando vengono quei ragazzi hai tempo di presentargliele tutte :D..MAmma mia che spettacolo di campus e che bazza essere studente universitario..qua al massimo hai gli sconti al cinema e basta -.-
Ciao bello
Io ho tappato 2 volte la foresta per evocare i miei squirrel...^_^...minchia nn vedo l'ora di venire....
Credo che nessuno batta gli americani nel trovare un business in ogni cosa, anche in quello che dovrebbe essere un servizio!
Mi sa che qua qualcuno dovrebbe prendere esempio...
Anche se purtroppo gli spazi che permettono tutto questo noi ce li sogniamo.
Coppa
Cavolo la UCLA è una figata pazzesca! Mamma mia Piccio quanto sei fortunato, dacci dentro!
Ciao Piccio.. E' ufficiale!!! Il 5 novembre siamo a Los Angeles io+ 3 miei amici, in una tappa del nostro pazzo-pazzo viaggio nel "west" degli USA. Staremo una notte al massimo, quindi non tollero scuse :-) del tipo "Devo studiare dinamica dei fluidi" o cose del genere. Ah, la sera del 5 se ti va noi andiamo a vedere Lakers vs Clippers il mega derby! Sei il benvenuto se ti va, ovviamente ti passiamo a prendere in macchina.
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